Giardino di una villa privata
localizzazione Sant’Agata Bolognese (BO)
superficie 7.000 mq
committente privato
importo 300.000 euro
anno 2012
prestazione progetto definitivo ed esecutivo
con LAMBER + LAMBER e INOUT architettura
(cantiere in corso)
Il progetto dello spazio aperto parte da un’attenta lettura del contesto agricolo in cui si inserisce. In particolare i limiti dell’area di intervento ricalcano un’antica strutturazione del territorio: la centuriazione romana, visibilmente riconoscibile dalle ortofoto del sito. Su questi segni storici viene a costruirsi l’intero impalcato progettuale, attraverso un costante dialogo tra il nuovo e la storia del territorio. L’antico schema urbanistico, assunto quale ossatura delle intenzioni progettuali, dà ritmo all’intera strutturazione e articolazione degli spazi, permettendo l’evocazione di una vecchia unità di misura: l’actus. Quest’ultimo trova concretizzazione materica in un elemento verticale tridimensionale con la duplice funzione di limite e misura. Quale limite segna l’accesso alla proprietà. Quale misura relaziona la proprietà con l’intero contesto agricolo circostante. Persa la dimensione autoreferenziale, tale intervento cerca una relazione quasi narrativa con il territorio. Lo stesso atteggiamento ritorna nella strutturazione dell’intero giardino: inteso non come isola decontestualizzata ma quale frammento di un territorio. Più che l’introduzione di nuove variabili, si tratta di riordinare quelle esistenti, al fine di rendere immediata la lettura della struttura territoriale, cui appartiene il lotto di intervento. I fossi che solcano l’area e i filari di pioppi, quali fili che legano il giardino al circostante, diventano protagonisti primi e capisaldi dell’organizzazione dello spazio. Il progetto non fa che evidenziare la loro presenza. Ne enfatizza l’ingombro e li sfrutta quali limiti interni E intermedi con cui frazionare lo spazio moltiplicando gli ambienti.