Concorso di progettazione a invito
Centro culturale buddhista
localizzazione Bologna
superficie 3.000 mq
anno 2021
[dalla relazione di progetto]
La definizione del concept architettonico del nuovo centro culturale Soka Gakkai deriva da tre diverse letture e interpretazioni del sito di progetto.
1. TRAMA DEL PAESAGGIO
La collocazione dei nuovi edifici deriva dalla trama del tessuto agricolo e urbano. La nuova architettura va ad allinearsi a questa tessitura e il suo orientamento è volto a direzionare le falde della copertura a Sud-Ovest per ottiimizzarne l’esposizione solare.
2. ATTENUAZIONE DEL RUMORE
La vicinanza alle strade ad alta percorrezza (rumore di fondo costante) e all’aeroporto (rumore intenso e discontinuo), oltre a rappresentare un elemento di forte inquinamento acustico, diventano fonte di ispirazione per la genesi della forma architettonica. Il profilo degli edifici si configura come superficie di rottura del suono. Le onde sonore provenienti dai motori degli aerei in decollo e atterraggio vengono infrante dalla copertura irregolare, con un effetto di mitigazione del loro impatto sugli edifici stessi.
3. IDENTITA’ E PASSATO
Un’ulteriore elemento di caratterizzazione è il richiamo alla serra, con esplicito riferimento all’attività che nel passato ha qualificato e contraddistinto l’area.
_
• PROGRAMMA
L’architettura si compone di una sequenza di volumi semplici e modulari, con l’obiettivo di ottimizzare le maglie strutturali e l’uso dei materiali costruttivi.
Gli edifici sono concepiti come dispositivi dinamici in cui il rapporto interno-esterno gioca un ruolo centrale per la configurazione di spazi luminosi, accoglienti e confortevoli dal punto di vista micro-climatico.
La flessibilità compositiva consente di “assemblare” i moduli per poter conseguire gli obiettivi che saranno fissati con la Committenza nella fase di progettazione preliminare.
Nella rappresentazione assonometrica qui riportata è descritta una delle tante possibili configurazioni, ipotizzata nel rispetto delle richieste di programma descritte nel disciplinare di gara.
• MODULARITA’ E PREFABBRICAZIONE
Nell’individuazione delle “unità volumetriche minime” di cui si conpongono gli edifici del centro culturale si è tenuto conto – oltre che delle esigenze funzionali legate alla destinazione d’uso degli spazi – degli standard industriali della prefabbricazione.
La tecnologia costruttiva proposta è quella del legno lamellare a telaio, che garantisce tempi costruttivi molto veloci e una grande flessibilità nella suddivisione degli spazi. Il legno inoltre garantisce un’ottima risposta alle sollecitazioni sismiche, un’eccellente efficienza energetica e la salubrità degli ambienti. Le tamponature saranno anch’esse realizzate con sistemi a secco utilizzando materiali naturali e traspiranti nel rispetto delle prescrizioni normative in materia di prevenzione degli incendi.
• AMBIENTE, PAESAGGIO, SOSTENIBILITA’
La presenza del bosco rappresenta un elemento di grande valore. Il progetto prevede una valorizzazione delle alberature esistenti, la piantumazione di un ulteriore fascia boscata e la realizzazione di una “fascia ecosistemica” con il ruolo di armonizzare il dialogo tra l’architettura e il paesaggio.
Le tecnologia costruttive e impiantistiche applicate all’architettura sono mirate a ridurne l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di materiali eco-compatibili, un’alta efficienza dell’involucro, il ricorso a fonti di energia rinnovabili e la canalizzazione dei flussi naturali di aria calda e fredda.
• EQUILIBRIO TERMICO DELL’ORGANISMO ARCHITETTONICO
La sequenza dei volumi architettonici e degli ambienti interni è concepita per trarre il massimo beneficio dai principali fattori ambientali: il sole e i venti. Nelle falde Sud sono presenti delle grandi finestrature schermate da lamelle orizzontali che fermano i raggi solari in estate e ne consentono il passaggio in inverno. L’aria calda dei venti estivi (da Sud-Ovest) viene convogliata all’interno dell’edificio attraverso uno spazio di “filtro” dove una vasca d’acqua contribuisce ad un primo raffrescamento naturale. Sulla sommità delle falde è presente un’apertura lineare che consente la fuoriuscita naturale dell’aria calda ascendente. La presenza di piante all’interno degli edifici concorre anch’essa al comfort climatico dell’organismo architettonico
• UN SISTEMA CHE SI ADATTA AI FLUSSI
La modularità che caratterizza la presente proposta di concept consente di sviluppare un progetto che nelle tre fasi previste possa via via adattarsi alle esigenze di una comunità in crescita.
Fin dal primo insediamento – che nella simulazione qui rappresentata occupa l’area centrale dell’area edificabile – l’architettura si configura come un complesso permeabile ai flussi urbani, con particolare riguardo per la mobilità sostenibile.
Il centro culturale così concepito diventa finalmente l’elemento di ri-cucitura del tessuto urbano, che in questo quartiere già soffre la pesante frattura causata dalla presenza dell’autostrada.
Il disegno della viabilità e delle aree di sosta e la scelta del posizionamento dei fabbricati tiene conto dell’esigenza di poter utilizzare la struttura in diverse configurazioni. Come rappresentato nei due schemi a fianco la disposizione degli spazi funzionali e dei percorsi si adatta sia ad un traffico intenso di mezzi e persone (fino a 1.700 persone in caso di grandi eventi nazionali), sia ad una fruizione giornaliera (15-20 persone) o settimanale (circa 100 persone).